Riqualificazione periodica delle attrezzature a pressione. Verificha decennale di integrità con esame visivo e spessimetrico ad ultrasuoni (UTS).

 

Le attrezzature a pressione, con pressione > 0.5 bar, sono sottoposte a verifiche periodiche da parte dell’INAIL, delle ASL o di Soggetti Abilitati, secondo quanto indicato nell’Allegato VII del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n° 81. Il 23 maggio 2012 è entrato in vigore il Decreto Ministeriale 11 aprile 2011, che ha introdotto nuove modalità di richiesta e gestione delle verifiche periodiche di legge relative agli apparecchi a pressione indicati sull’allegato VII del D.lgs n° 81 del 9 aprile 2008. A secondo del tipo di fluido ed in funzione della pressione massima ammissibile e del volume dell’attrezzatura cambiano gli adempimenti previsti dal decreto in merito all’installazione e alle successive verifiche, che nello specifico possono essere:

 

1. Dichiarazione di messa in servizio: si intende la dichiarazione da presentare presentare all’INAIL e all’Asl competenti per territorio, contenente una serie di allegati secondo quanto previsto dall’art. 6.1 del D.M. n° 329/2004.

 

2. Verifica di messa in servizio o di primo impianto:

controllo che consiste nell’accertamento da parte dell’ente verificatore (INAIL e ASL) che l’attrezzatura sia stata correttamente installata nel rispetto delle istruzioni d’uso e manutenzione rilasciate dal fabbricante dell’attrezzatura stessa; in particolare la verifica è finalizzata al controllo del funzionamento in sicurezza delle attrezzature e degli insiemi. La verifica di messa in servizio, qualora necessaria, deve essere richiesta tramite apposito modulo dall’azienda utilizzatrice dell’attrezzatura in pressione.

 

3. Riqualificazione periodica:

controllo periodico obbligatorio a carico dell’utilizzatore, eseguito dagli enti abilitati sulle attrezzature a pressione messe in servizio, per verificare la loro idoneità alla prosecuzione dell’esercizio, le verifiche di riqualificazione possono essere:

3.1 verifica di integrità: viene eseguita attraverso un esame visivo sia interno che esterno alla attrezzatura in pressione e attraverso controlli strumentali che permettono di determinare se l’attrezzatura rientra ancora nei limiti stabiliti dal fabbricante (es. controllo degli spessori con il metodo degli ultrasuoni).

3.2 verifica di funzionamento: viene eseguita per valutare la rispondenza delle condizioni effettive di utilizzo dell’attrezzatura con quanto riportato sia nella dichiarazione di messa in servizio che nel manuale d’uso e manutenzione del fabbricante. In questa fase vengono inoltre sottoposti a verifica di funzionalità anche gli accessori di sicurezza.

Nella seguente tabella sono riassunti, in funzione dei parametri caratteristici delle attrezzature a pressione: Ps (pressione [bar]) e V (volume [litri]), tutti gli eventuali adempimenti previsti dal Decreto in merito all’installazione e alle successive verifiche. Per la definizione della categoria di rischio dell’attrezzatura a pressione, riportata nella tabella, si utilizzano dei diagrammi presenti nel D.Lgs. 93/2000 e come allegati nel D.M. 329/2004. Per esempio, un serbatoio contenente aria (che rientra nel gruppo 2 in quanto fluido non pericoloso), di volume pari a 500 lt, con pressione nominale pari a 11 bar, rientra nella “Categoria IV”.

 

CAPACITA’

V

[litri]

PRESS.

Ps

[bar]

Ps *  V

 

[bar * litri]

DICHIAR.

MESSA SERVIZIO

VERIFICA

MESSA IN

SERVIZIO

 

CORROSIONE

RIQUALIF.

PERIODICA

NOTE

fino a 25

(compresi)

_______

________

NO

NO

_______

NO

l’utilizzatore segue  le indicazioni del manuale di uso e manutenzione

da 25 fino a 50 (compresi)

Fino a 12 (compresa)

 

________

 

NO

 

NO

 

________

NO

l’utilizzatore segue  le indicazioni del manuale di uso e manutenzione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

oltre 50

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

fino a 12

(comp’resa)

 

 

fino a

8000

(compresi)

 

 

 

 

SI

 

 

 

 

NO

NO

NO

l’utilizzatore segue  le indicazioni del manuale di uso e manutenzione

 

 

SI

 

 

SI

 

eseguita

da Ente abilitato

Categ

I e II

Verif. Funzion. Quadriennale

Categ

III- IV

Verif. Funzion. Triennale

Tutte

Categ

Verif. Integrità Decennale

 

da 8000

fino a

12000

(compresi)

 

 

 

 

SI

 

 

 

 

SI

NO

NO

l’utilizzatore segue  le indicazioni del manuale di uso e manutenzione

 

 

SI

 

 

SI

 

eseguita

da Ente abilitato

Categ

I e II

Verif. Funzion. Quadriennale

Categ

III- IV

Verif. Funzion. Triennale

Tutte

Categ

Verif. Integrità Decennale

 

 

oltre

12000

 

 

SI

 

 

SI

 

 

____________

 

 

SI

 

eseguita

da Ente abilitato

Categ

I e II

Verif. Funzion. Quadriennale

Categ

III- IV

Verif. Funzion. Triennale

Tutte

Categ

Verif. Integrità Decennale

 

 

oltre 25

 

 

oltre 12

 

 

________

 

 

SI

 

 

SI

 

 

____________

 

 

SI

eseguita

da Ente abilitato

Categ

I e II

Verif. Funzion. Quadriennale

Categ

III- IV

Verif. Funzion. Triennale

Tutte

Categ

Verif. Integrità Decennale

 

La verifica di integrità, eseguita attraverso un esame visivo (VT) e un’analisi spessimetrica ad ultrasuoni (UTS) compiuta da tecnico abilitato (UNI EN 473 / ISO 9712), è comunque obbliatoria, con cadenza decennale, per tutte le Categorie.

 

Rimane in ogni caso a carico al datore di lavoro l’onere di dimostrare la sussistenza delle condizioni di efficienza e di sicurezza generale di una qualunque attrezzatura a pressione indipendentemente dalla sua età (D.Lgs. 81/2008).

 

INTERPROGET dispone di tecnici con le caratteristiche di Operatori di II livello per prove non distruttive, certificati secondo la Norma UNI EN ISO 9712:20012, oltre che delle apparecchiature necessarie ai controlli specifici.

 

Vi invitiamo pertanto a contattarci per qualsiasi tipo di chiarimento in merito all’argomento sopra esposto e per l’eventuale richiesta di offerte economiche per l’effettuazione delle verifiche sulle Vs. attrezzature a pressione (Compressori, serbatoi aria, autoclavi, caldaie, scambiatori, tubazioni, ecc.), così come previste dall’attuale normativa.

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